Arturo Vidal ci ha messo solo 45 minuti per prendersi la Juve. Un tempo di gioco, il tempo della mini-partita contro il Milan nel trofeo Tim in cui il suo score è stato di una rete, una traversa e giocate che hanno sciolto persino un pragmatico come Conte : ''E' qui con noi solo da due giorni - ha detto il tecnico alla fine del torneo barese - ma ha già un'idea di gioco precisa, mi ha lasciato una grande impressione. Grazie a Marotta e Paratici''.

''Il ragazzo è bravo, ha tempi di gioco importanti, qualità negli inserimenti'', ha continuato il tecnico esaminando la prestazione del neo-bianconero. Va detto che, sulla base della sicura qualità del cileno, Conte dovrà tuttavia lavorare sull'inquadramento tattico, perché nella scintillante prestazione contro il Milan, Vidal si è confermato centrocampista d'attacco, più trequartista che possibile frangiflutti vicino a Pirlo. Il diretto interessato, però, non è d'accordo: ''Conte mi ha provato in tutti e tre i ruoli dietro la punta, ma devo ammettere che mi trovo meglio come ''volante'', come mediano'', ha spiegato Vidal dopo la gara, specificando che, come sempre, ''sono disposto a mettermi dove vuole l'allenatore''. Per il resto, la vita juventina di Vidal è già rosa come la seconda maglia: ''Mi sono trovato molto bene in questa squadra, è stato facile capire cosa devo fare e come devo giocare. Ci sono grandi compagni come Pirlo e Del Piero, penso che questa Juventus sia forte già così. Lo scudetto? Sì, possiamo vincerlo già quest'anno''.

La Juventus ha provveduto ad assegnare i numeri di maglia ai propri giocatori per la prossima stagione 2011-2012. Mantenuta la tradizione con Del Piero e Chiellini che conservano rispettivamente i numeri 10 e 3. Non ci sono stati cambiamenti rispetto a quanto intravisto nelle amichevoli precampionato. I nuovi acquisti ottengono i loro numeri favoriti: a Vucinic il 14, a Pirlo il 21, il 16 a Ziegler, il 22 a Vidal mentre Lichtsteiner prende il 26.

Di seguito la lista completa di tutti i numeri di maglia della Juventus:

1 Buffon, 2 Motta, 3 Chiellini, 5 Pazienza, 6 Grosso, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 11 Amauri, 13 Manninger, 14 Vucinic, 15 Barzagli, 16 Ziegler, 18 Quagliarella, 19 Bonucci, 20 Toni, 21 Pirlo, 22 Vidal, 23 Grygera, 25 Martinez, 26 Lichtsteiner, 27 Krasic, 29 De Ceglie, 30 Storari, 32 Matri, 33 Sorensen, 34 Marrone, 36 Pasquato.

Antonio Conte è uno che di Juve ne capisce. E le sue parole danno "il metro" sulla verità, su come stiano i fatti, su quanti siano già oggi gli scudetti della Juve, a prescindere da ricorsi e battaglie legali: «La Juve ha 29 scudetti. Il resto non conta. Ora stiamo lavorando per tornare a vincerlo e visto il recente passato non sarebbe male. Il presidente Andrea Agnelli sta seguendo la strada giusta, ho già parlato di questo e i campionati si vincono sul campo, cosa che noi mi pare abbiamo fatto». Punto e capo. E "il capo", in questo caso, è la nuova stagione che attende i bianconeri: «Abbiamo iniziato un progetto ma vogliamo arrivare ai vertici sin da subito. La gara di oggi era più una festa, prendiamo di buono l'entusiasmo ma c'è da rivedere qualcosa. Col Betis sarà diverso».

Conte non è sorpreso neanche per il grande entusiasmo della gente nel classico appuntamento di Villar Perosa, che ogni anno introduce alla nuova stagione della Juventus: «Firmare gli autografi è il minimo per questi tifosi che ci supportano sempre con tanto entusiasmo. Mi fan piacere le parole di John Elkann e questa responsabilità è uno stimolo in più a riportare questo club dove deve stare». Sul confronto con le altre squadre di Serie A il tecnico bianconero mantiene i piedi per terra restando allo stesso tempo molto ambizioso: «Noi siamo all'inizio dell'opera, non è che uno d'amblè rivolta tutto. Siamo alle fondamenta di una casa che dovrà divenire bellissima, ammirata e resistente. Tutti dovranno avere pazienza ma la volontà è di essere competitivi sin da subito, alcune squadre saranno maggiormente avvantaggiate perché rodate ma questo non ci spaventa affatto».